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mercoledì 28 febbraio 2018

ACILIN - azione: circolazione, linfatica ,drenante,anticellulite


Azione: circolazione linfatica, drenante, anticellulite
Componenti: Melilotus Officinalis E.S., Esperidina, Rutina, Vitis Vinifera semi, Hieracium Pilosella E.S.




DESCRIZIONE


I Fitoestratti di Meliloto, Esperidina, Rutina, semi di Vitis Vinifera e Pilosella,possono favorire un’azione fisiologica sul trofismo del microcircolo, evitando il riformarsi di stasi venosa con conseguente dilatazione delle pareti delle vene (gambe e caviglie gonfie).

Avvertenze
Non assumere in gravidanza.



CONSIGLI DI UTILIZZO


Dose consigliata: 2 capsule al giorno accompagnate con acqua.





Melilotus officinalis

Meliloto In Erboristeria: Proprietà Del Meliloto


Il meliloto possiede un'attività farmacologica antinfiammatoria e antiedemigena, diuretica e flebotonica, leggermente sedativa.
Per queste ragioni, il meliloto viene usato nei casi di insufficienza venosa e linfatica, disturbi postflebitici, ritenzione idrica, somatizzazioni ansiose viscerali e insonnia.
Tuttavia, mancano riferimenti su studi condotti per valutarne l'efficacia di tipo sedativo, così come non esistono dati sull'impiego del meliloto nel ridurre le vampate di calore in menopausa.
Attività biologica


Come accennato, il meliloto è una pianta dotata d'interessanti proprietà farmacologiche, fra cui ricordiamo quelle antinfiammatorie, antiedemigene e antiessudative.
Inoltre, il meliloto è anche in grado di aumentare il reflusso venoso e di migliorare la cinetica linfatica.
Grazie a queste sue proprietà, questa pianta può costituire un valido aiuto in caso d'insufficienza venosa e linfatica, in caso di ritenzione idrica e in caso di edemi infiammatori e congestizi.
Tali attività ascritte al meliloto sono imputabili soprattutto alle cumarine contenute all'interno della stessa pianta.
Infine, da uno studio condotto su animali, è emerso che il meliloto è anche dotato di attività cicatrizzante, perciò è in grado di accelerare la guarigione delle ferite.
Meliloto contro l'insufficienza venosa e linfatica


Grazie alle proprietà antinfiammatorie e antiedemigene di cui è dotato e grazie alla capacità di aumentare il reflusso venoso e di migliorare la cinetica linfatica conferitegli dalle cumarine in esso contenute, l'utilizzo del meliloto ha ottenuto l'approvazione ufficiale per il trattamento dell'insufficienza linfatica, dell'insufficienza venosa cronica e dei disturbi a essa associati, come gonfiore, sensazione di gambe pesanti, dolore e crampi notturni alle gambe.
Allo stesso modo, sempre in virtù delle sopra citate proprietà, il meliloto risulta utile nella terapia di supporto di disturbi quali: emorroidi, sindrome post-trombotica, tromboflebiti e congestione linfatica.
Per il trattamento dei suddetti disturbi, generalmente, il meliloto viene assunto internamente.
Solitamente, si consiglia l'assunzione di una quantità di estratto secco corrispondente a circa 3-30 mg di cumarine al giorno.
Effetti collaterali


Se correttamente impiegato, il meliloto non dovrebbe provocare effetti indesiderati di alcun tipo.
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/meliloto.html






Esperidina

'esperidina è uno dei flavonoidi caratteristici degli agrumi, dove si concentra soprattutto nella buccia e nell'albedo (la parte interna biancastra della buccia).

Presente in minor misura anche nelle verdure a foglia verde, l'esperidina è costituita da una parte zuccherina, il disaccaride rutinosio, legata al flavone esperitina.




L'esperidina è balzata agli onori della cronaca per la sua spiccata attività antiossidante, capillarotropica e vasoprotettiva, che ne ha facilitato la diffusione in commercio come agente vasoprotettivo.



L'esperidina viene utilizzata come tale in ambito farmaceutico; la troviamo per esempio in DAFLON ®, indicato come terapia coadiuvante nel trattamento delle varici, delle complicanze flebitiche delle emorroidi e di quelle legate a stati di fragilità capillare.

In effetti, l'esperidina è ampiamente conosciuta per i suoi effetti capillarotropici: riduce la permeabilità e la fragilità delle pareti capillari, mentre ne aumenta la resistenza; condivide, in tal senso, l'azione di altre sostanze vegetali, come diosmina, escina, rutina, estratti di ippocastano, vite rossa, meliloto, centella asiatica e mirtilli.

All'esperidina, così come agli altri flavonoidi, vengono attribuite soprattutto attività antiossidanti.
Dalle diverse evidenze, infatti, l'espiridina sembrerebbe esercitare una spiccata attività antiossidante, agendo come scavanger diretto nei confronti dei radicali liberi dell'ossigeno e dell'azoto, e inducendo la sintesi di nuovi antiossidanti.
Secondo diversi autori, l'esperidina potrebbe ricoprire un ruolo di rilievo anche nella gestione degli stati infiammatori, allergici e dislipidemici.Il numero di studi relativi all'efficacia clinica dell'esperidina è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni.

Nonostante la maggior parte di questi studi sia di natura sperimentale, i risultati appaiono alquanto accattivanti e degni di approfondimento.
ESPERIDINA E DISMETABOLISMI


Aldilà della classica attività antiossidante, recenti lavori, sia di natura sperimentale che clinica, avrebbero dimostrato come il consumo regolare di esperidina risulti efficace, in sole 4 settimane, nel determinare un netto miglioramento della colesterolemia, con innalzamento delle concentrazioni di colesterolo HDL a scapito della frazione aterogena LDL.
Tale attività, assieme alla funzione vasoprotettiva, potrebbe risultare utile nella prevenzione della disfunzione endoteliale e contestualmente nella riduzione del rischio cardiovascolare
ESPERIDINA E FUNZIONE VASCOLARE


L'attività antiossidante da un lato e l'azione antinfiammatoria dall'altro farebbero dell'esperidina un ottimo alleato per la salute vascolare.
A sostenere i benefici vasoprotettivi dell'esperidina vi sarebbero anche numerose evidenze, sia di natura sperimentale che clinica, secondo le quali l'uso di questo antiossidante potrebbe migliorare sensibilmente la sintomatologia in corso di emorroidi o disfunzione vascolare.
ESPERIDINA E CANCRO


Seppur ancora in fase molto embrionale, alcune evidenze sotterebbero l'attività antitumorale dell'esperidina.
Più precisamente, l'esperidina sembrerebbe esercitare un'azione antimutagenica e immunomodulante, particolarmente preziosa in corso di carcinoma esofageo, tumore colon-rettale e melanoma.L'esperidina è presente in diversi integratori, sia come singolo supplemento che come miscela di antiossidanti.Effetti Collaterali

L'uso di esperidina è generalmente ben tollerato e privo di effetti collaterali clinicamente significativi.
Ad oggi, le reazioni avverse più frequentemente osservate sono quelle di natura gastro-enterica, con comparsa di nausea e crampi addominali.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usata l'espiridina?

L'uso di esperidina è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo.
Interazioni Farmacologiche
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto dell'esperidina?

Le caratteristiche farmacocinetiche dell'esperidina e degli altri flavonoidi non sono ancora del tutto note.
In particolare, secondo alcune evidenze l'uso di esperidina sembrerebbe migliorare l'assorbimento e l'attività della vitamina C




RUTA



Cos'è la Rutina


La rutina o rutoside è una sostanza naturale, un glicoside flavonoico presente in piante appartenenti a diverse famiglie, soprattutto a quella delle Rutacee (non a caso prende il nome dalla Ruta - Ruta graveolens).

Le fonti più sfruttate per il loro contenuto in rutina sono i germogli di Sophora japonica (15-20%), le foglie di Eucalyptus macrorhyncha (circa il 10%) e quelle di Fagopyrum esculentum (grano saraceno, 5-8%). Tra gli alimenti di uso comune ricchi in rutina ricordiamo gli asparagi, gli agrumi (soprattutto la loro scorza) e i frutti di bosco come more e mirtilli.
Proprietà


Rutina e rutoside sono talvolta chiamati impropriamente vitamina P, a sottolinearne la grande efficacia nel regolare la Permeabilità dei capillari sanguigni. Non a caso trovano impiego anche in specialità medicinali registrate per mantenere la fisiologica permeabilità e trofismo dei capillari; in particolari condizioni, come ad esempio le emorroidi, la capacità della rutina di agire come antiemorragico ed antiedemigeno può quindi avere un importante ruolo terapeutico. La rutina condivide in tal senso le medesime proprietà della quercetina, un flavonoide contenuto nella sua molecola (come aglicone) insieme ad una parte zuccherina (rutinosio).Oltre che nel trattamento antiemorroidario, la rutina viene utilizzata anche per fornire sollievo dai sintomi legati alla cattiva circolazione negli arti inferiori (edemi, pruriti, arrossamenti, varici).

Come antiossidante, la rutina è in grado di legarsi al ferro bivalente (Fe2+) prevenendo il suo legame con il perossido di idrogeno (H202); tale reazione genererebbe radicali liberi altamente reattivi. Per le sue proprietà antiossidanti, antiaggreganti piastriniche ed antitrombotiche (rende il sangue "più fluido"), la rutina viene inclusa in una grande varietà di integratori destinati a promuovere la salute cardiovascolare, ad esempio in presenza di colesterolo alto, obesità o ridotta tolleranza al glucosio.

La sua capacità di agire come inibitore dell'angiogenesi (sviluppo di nuovi vasi sanguigni a partire da altri già esistenti), rende la rutina un attuale oggetto di studio per le possibili proprietà antitumorali

.I flavonoidi come la rutina sono efficaci nel trattamento delle retinopatie e dei disturbi della visione perchè aumentano la resistenza dei capillariLa rutina è un polifenolo appartenente ai bioflavonoidi, presente in natura in numerose piante tra cui limone, capperi, grano saraceno, uva, menta piperita, cipolla, eucalipto e molte altre. E’ formata da un flavonolo (quercetina) e un disaccaride, come illustrato nella figura.


La rutina viene impiegata in terapia come vasoprotettore, in quanto sembrerebbe capace di rinforzare la parete dei capillari, entrando insieme alla vitamina C nel metabolismo del collagene, riducendo quindi i fenomeni emorragici spontanei e/o traumatici (petecchie, ecchimosi,sanguinamenti), come antivirale, come antinfiammatorio e come antiallergico. La rutina, infatti, come gli altri bioflavonoidi, si integrano all’interno del doppio strato fosfoplipidico lipidico delle membrane cellulari e ne proteggono la struttura (effetto citoprotettivo). A livello dei mastociti, stabilizzandone la membrana, ne previene la degranulazione e quindi il rilascio dei mediatori infiammatori, in particolare di istamina.
I flavonoidi abbondano in molte piante destinate all’uso alimentare, nella frutta (agrumi e mele in particolare), nei vegetali (spinaci, lattuga e cavoli), nei legumi ed in alcune bevande (es. the verde) e nel vino.Molti flavonoidi assorbono luce visibile; in natura questi composti conferiscono a fiori e frutti una colorazione giallo-arancione, rossa, violetta ed azzurra. La colorazione azzurro-violacea è propria degli antociani, pigmenti presenti in fiori e frutti comuni quali mirtillo, lampone, uva, malva ed ibisco. Gli antociani sono derivati dei flavonoidi nei quali il nucleo y-pironico è sostituito dallo ione pirossonio, carico positivamente.
successivamente isolata anche dalla Paprika (Capsicum annuum, fam. Solanaceae), risultò essere costituita da due flavonoidi, l'esperidina e l'eriodictiolo. Per i suoi effetti sulla permeabilità dei vasi sanguigni la citrina fu denominata anche vitamina P; in seguito, tuttavia, tale denominazione è stata abbandonata non essendo mai stati dimostrati evidenti sintomi da carenza.
Tra le altre azioni svolte dai flavonoidi in natura ricordiamo quella chelante di metalli, antiossidante, antienzimatica e di protezione dai raggi UV; questi composti sembrano, inoltre, coinvolti in numerose attività biologiche :
ATTIVITÀ DEI FLAVONOIDI
AUMENTO RESISTENZA CAPILLARE DIMINUZIONE PERMEABILITÀ VASALE
ATTIVITA’: ANTINFIAMMATORIA ANTIALLERGICA ANTIVIRALE ANTIATEROGENA ANTIARITMICA ANTITUMORALE ANTIEPATOTOSSICA IMMUNOSTIMOLANTE IPOLIPEMIZZANTE STIMOLANTE LE FUNZIONI COGNITIVE MODULAZIONE DELL’ATTIVITÀ ESTROGENICA
AZIONE BIOLOGICA DEI FLAVONOIDI
TRASPORTO DI ENERGIA REGOLAZIONE DELLA CRESCITA PROCESSI RESPIRATORI FOTOSINTESI REGOLAZIONE DELLE ATTIVITÀ ORMONALI DETERMINAZIONE DEL SESSO
Attività farmacologiche e terapeutiche
1)Azione vasoprotettiva
2)Azione nell Insufficienza venosa
3)Azione nelle retinopatie e nei disturbi della visione
4)Azione antinfiammatoria
5)Azione epatoprotettrice
5)Azione antiallergica
6)Azione antiaritmica
7)Azione antiaterogena ed Azione antivirale

Azione nelle retinopatie e nei disturbi della visione

L’efficacia dei flavonoidi nelle retinopatie e nei disturbi della visione è ascrivibile, in primo luogo, ad un aumento della resistenza delle pareti dei capillari e dei piccoli vasi, quindi ad un miglioramento della vascolarizzazione delle cellule coinvolte nei meccanismi della visione. Questo effetto costituisce il razionale del loro diffuso impiego nei casi di miopia grave, di retinopatia diabetica e di degenerazione della retina dovuta, ad esempio, ad ipertensione o ad arteriosclerosi. I risultati di un recente lavoro clinico hanno dimostrato l’efficacia del picnogenolo, [un estratto standardizzato della corteccia di Pino (Pinus maritima, fam. Pinaceae) ricco di procianidine], nelle retinopatie di origine diabetica, arterosclerotica.
I flavonoidi più usati nei disturbi dalla visione sono, però, gli antocianosidi del Mirtillo Nero e della Vitis Vinifera.
La preferenza per questi composti è motivata dal fatto che essi, oltre ad esibire una spiccata azione protettiva sul microcircolo, stimolano la trasformazione del trans-retinale in 11 cis-retinale, ovvero favoriscono la rigenerazione della porpora retinica (rodopsina). La conseguenza di questa peculiare attività è l’aumento dell’estensione del campo visivo ed il miglioramento della visione crepuscolare e notturna.





Vitis Vinifera
Proprietà della vite rossa


I principi attivi contenuti nelle foglie raccolte in autunno, quando assumono sfumature rosseggianti, da cui trae origine il termine "vite rossa", appartengono alla categoria dei polifenoli, in particolare dei bioflavonoidi (antocianidine e proantocianidine), e svolgono un'intensa attività antiossidante e antinfiammatoria. La loro azione più importante è quella tonica e vasoprotettrice, di cura del sistema circolatorio, dove influenzano positivamente la permeabilità vasale, impedendo edemi e gonfiori.

Anche i semi e la buccia degli acini contenendo un fitocomplesso ricco di flavonoidi, antocianine, acidi grassi polinsaturi e vitamina P, e svolgono un'azione utilissima nell'insufficienza veno-linfatica, nelle patologie cardiovascolari e per quei disturbi che implicano problemi circolatori agli occhi, in particolare a livello della rètina.

La vite rossa perciò è indicata in tutte le forme di vene varicose, flebiti, fragilità capillare, couperose, edemi, emorroidi, cellulite, ritenzione idrica, stasi ematica e pesantezza agli arti inferioriLa vite viene anche usata per preparare dei lavaggi agli occhi con linfa di vite che sono utili in caso di blefarite, orzaiolo, congiuntivite e cheratite.

Oltre alle note proprietà diuretiche, rinfrescanti, dietetiche e antinfiammatorie, le foglie e i viticci raccolti durante l'estate sono ritenuti un ottimo depurativo del sangue, particolarmente adatto ai sofferenti di gotta e artrosi, mentre i fiori e i frutti spesso sono utilizzati per aromatizzare le tisane.
Attività principali Vitis vinifera

vasoprotettrici;
astringenti;
antispasmodiche;
decongestionanti pelviche;
nutritive, emollienti, lubrificanti, veicolanti (semi);
antiinfiammatorie (gemme)
Impiego terapeutico Vitis vinifera

varici;
turbe della circolazione venosa in genere;
fragilità dei capillari;
rettocolite ulcerosa;
morbo di Crohn;
prostatismo;
emorroidi, processi infiammatori recidivanti/cronici;
neoformazioni benigne (gemme)

Le foglie della vite, che diventano rosse in autunno, presentano una concentrazione importante di antacianosidi.

Il termine Vite rossa sta appunto ad indicare questa peculiarità che la pianta presenta in modo più o meno marcato a seconda del cultivar (Alicante, Gamay...).

La foglia possiede quindi proprietà vitamino P-simili e si utilizza nelle manifestazioni funzionali e cliniche a carico del sistema venoso, in particolare insufficienza venosa degli arti inferiori, fragilità capillare, emorroidi e, come coadiuvante alle terapie farmacologiche, nella flebite.

Associata ad altre piante vasculotrope si utilizza nei disturbi della menopausa.











PILOSELLA La Pilosella, fonte naturale di vitexina, è utile per favorire il drenaggio dei liquidi corporei.




La pilosella (Hieracium pilosella) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Asteracee. Dalle proprietà diuretiche e antibiotiche, è utile in caso di infezioni urinarie e cistiti.

La pilosella è principalmente un potente diuretico, che raddoppia il volume dell’urina, e perciò in fitoterapia viene utilizzata nel trattamento degli inestetismi della cellulite, gonfiore alle caviglie, edemi degli arti inferiori, ritenzione idrica specie se conseguente a disordini alimentari o trattamenti farmacologici.

Grazie a quest’azione drenante si favorisce l’eliminazione delle tossine, utile in caso di ipertensione, azotemia alta, iperuricemia e reumatismi. Alla pilosella, infatti, viene riconosciuta anche la capacità di promuovere l'escrezione ed il deflusso della bile (possiede un'azione coleretica e colagoga), che contribuisce alla detossificazione epatica. 
La pianta è particolarmente utile in presenza di calcolosi urica e contribuisce a depurare il sangue dagli eccessi di un'alimentazione ricca in proteine animali.

L’azione antisettica delle vie urinarie è svolta dall’umbelliferone, un’idrossicumarina dotata di proprietà antibiotica nei confronti, di microbi e batteri che provocano cistiti, uretrite, infezioni del tratto urogenitale, anche della brucellosi (o febbre maltese). Inoltre favorendo la diuresi, facilita l'eliminazione degli agenti patogeni attraverso le urine. Le cumarine, i flavonoidi e i triterpeni promuovono i processi riparativi e protettivi a livello della mucosa vescicale e dei tessuti delle vie urinarie.

Infine per la presenza dei tannini è usata anche come antiemorragiche, per favorire la cicatrizzazione nelle emorragie sia interne che esterne, traumatiche o infettive.
















Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/integratori/rutina-rutoside.html#2


Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/integratori/rutina-rutoside.html#2
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/integratori/esperidina.html

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/integratori/esperidina.html

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/integratori/esperidina.html

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/meliloto.html


Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/meliloto.html

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