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giovedì 1 ottobre 2015

In autunno, con le foglie, cadono anche i capelli.






In autunno, con le foglie, cadono anche i capelli.
Per mantenere il fenomeno nei limiti fisiologici, una delle armi più potenti è l’alimentazione. La chioma, come la pelle, è infatti lo specchio della salute dell’organismo e dell’equilibrio dei suoi costituenti essenziali.
Per chi ha capelli fragili e sottili i prossimi mesi possono essere vissuti con qualche apprensione. Prevenire un diradamento eccessivo, con tutte le conseguenze che questo comporta sotto il profilo dell’immagine di sé, implica innanzitutto tenere a mente il detto “siamo ciò che mangiamo”. Ecco allora cosa dicono gli esperti.
Perché cadono i capelli?
È normale che i capelli periodicamente cadano e si ricambino. Il ricambio è dovuto all’ attività ciclica dei follicoli piliferi: a periodi di attività, durante i quali producono il capello, si alternano periodi di riposo. Normalmente un capello cade quando il follicolo ha iniziato a produrre un nuovo capello pronto a sostituirlo. L’ attività dei follicoli non è sincrona; anzi, ciascun follicolo lavora in modo indipendente. Di norma, nel cuoio capelluto sono presenti follicoli in fase di attività (il 90 per cento) e follicoli in fase di riposo (il 10 per cento). Questo spiega perché in condizioni fisiologiche i capelli cadono un pò ogni giorno e non tutti insieme, come accade in altri mammiferi, dove la sincronizzazione del ciclo fa sì che tutti i peli si ricambino in occasione della muta. A livello del cuoio capelluto, la fase di attività del follicolo, che prende il nome di anagen, dura normalmente dai 3 ai 7 anni. I capelli si ricambiano quindi ogni 3-7 anni e tutti noi perdiamo circa 80 capelli al giorno. Il distacco del capello destinato a cadere è favorito dai traumi meccanici, soprattutto dalla spazzolatura e dal lavaggio. In autunno il numero di capelli che ciascuno di noi perde giornalmente aumenta. Dai 50-80 si può passare a circa 100-200 capelli al giorno, e anche di più. Alcuni studi indicano che anche nello stesso soggetto la caduta autunnale non è sempre uguale ma aumenta in relazione alle condizioni climatiche, per cui è verosimile che fra le cause sia determinante l’ esposizione al sole durante l’ estate. L’ aumentata caduta si risolve spontaneamente in 2 o 3 mesi e normalmente non richiede trattamento perché è espressione di un processo fisiologico.
Tosti Antonella, Professore Ordinario Clinica Dermatologica Università di Bologna

Qual è l’alimentazione giusta per rafforzare il cuoio capelluto?
Con buona pace di chi pubblicizza la “pozione miracolosa”, spesso più abile ad alleggerire il portafoglio che a portare risultati, la prima regola per avere capelli più forti e folti è infatti seguire un regime alimentare vario e bilanciato, che assicuri un corretto apporto di proteine, vitamine e minerali.
I cibi che più direttamente influenzano la salute della capigliatura sono sicuramente quelli proteici: uova, pesce, carni e legumi. Tra questi, scegliete spesso tacchino, polpo, fagioli, ceci e lenticchie: contengono anche buone quantità di zinco, importante per la produzione di ormoni sessuali e per il benessere dei capelli.
Se il fusto dei capelli tende progressivamente ad assottigliarsi potrebbe essere utile aumentare l’introito di ferro. E’ bene ricorrere soprattutto alle proteine animali, dove questo minerale è presente in forma altamente assimilabile (qui trovate i cibi più ricchi di ferro biodisponibile). Nei vegetali, il ferro invece non ha un’elevata biodisponibilità: conditeli con succo di limone, che ne aumenta l’assorbimento.
Non devono mai mancare frutta e verdura fresche di stagione: sono ottime riserve di vitamine e minerali antiossidanti in grado di contrastare i radicali liberi, che aggrediscono anche i capelli, indebolendoli, concorrendo al loro precoce inbiancamento (canizie) e accelerandone la caduta.
Un ruolo decisivo lo svolgono le vitamine del gruppo B. Particolarmente funzionali alla salute della capigliatura sono la vitamina B5 (acido pantoteico), contenuta soprattutto nel lievito di birra, nei semi di sesamo e di girasole, nelle uova, nei cereali integrali;  la vitamina B6 (piridossina), reperibile in primo luogo nel germe di grano, nel fegato, nel pesce e nel latte; la vitamina B8 (biotina), abbondante nel tuorlo, nella carne, nel pesce.
Ottimi sono anche ferro e zinco.
Se non si riesce nell’alimentazione, un aiuto può venire dagli integratori, che apportano all’organismo le sostanze di cui se ne avverte il bisogno

Più che mai preziosi per la bellezza dei capelli sono infine gli omega 3. Via libera quindi al pesce grasso e ai crostacei, così come alla frutta in guscio (mandorle, nocciole, noci ecc.).
Insomma, il messaggio è chiaro: prendersi cura dei capelli, nella stagione autunnale come in ogni altro momento dell’anno, comincia a tavola.
E se passiamo in rassegna la lista degli alimenti di cui abbiamo parlato in questo articolo non è poi così difficile: ce n’è davvero per tutti i gusti.
Luca Avoledo, Naturopata

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