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lunedì 22 ottobre 2018

Luce blu: come influisce sull’invecchiamento della pelle e come difendersi


L’INNOVAZIONE HA BUSSATO ALLA PORTA STAR DUST ….   “Blue Wave” nuovo gel anti-age fotoprotettore ad azione scavenger


Siamo continuamente esposti a device tecnologici, smartphone, pc e apparecchi a Led, siamo bombardati da quella che viene definita “luce blu”, che recenti studi indicano come causa importante di danneggiamento cutaneo superiore addirittura ai raggi UV. Come difendersi? Ma soprattutto, perché temerla?

 

Da oggi, ogni volta che consultate il vostro smartphone, che aprite un pc o che guardate un televisore o uno schermo a led dovete applicare sulla pelle una crema protettiva. La crema solare, infatti, non è più sufficiente perché un nuovo nemico cutaneo è in agguato: HEV, acronimo di High Energy Visible, detta anche “luce blu”. Emessa dal sole, ma soprattutto dai dispositivi digitali, sta diventando uno degli argomenti più dibattuti in ambito skin care perché numerosi e recenti studi dimostrano la sua pericolosità per la pelle, causa di precoce invecchiamento cutaneo e di maculopatie oculari, poiché penetra in profondità nel derma causando un grande sviluppo di radicali liberi.

LUCE BLU: DI CHE SI TRATTA?
La luce blu è una componente naturale della radiazione solare, fa parte della luce visibile ed è caratterizzata da una lunghezza d'onda più lunga rispetto agli UV tanto che arriva fino a noi con intensità costante e relativamente debole. La parte dannosa, invece, è quella artificiale emanata dagli apparecchi tecnologici, dai LED e dagli schermi digitali e che genera intensità di luce fino a 1000 volte più elevata rispetto alla soglia di comfort visivo. È meno pericolosa rispetto agli UV ma più subdola perché ne siamo esposti in maniera costante e non procura segni di danneggiamento visibili. È chiamata anche il “male del 21esimo secolo”: basti pensare, infatti, che ciascuno di noi possiede circa quattro device e che mediamente trascorriamo sei ore al giorno davanti a schermi con luci Led, per un tempo complessivo calcolato in tre mesi consecutivi all’anno. Inoltre, secondo alcune ricerche, i più giovani controllano i loro telefoni per una media di 150 volte al giorno. Tutto questo significa che "trascorrere quattro giorni lavorativi di otto ore davanti a un computer ti espone alla stessa quantità di energia di 20 minuti al sole di mezzogiorno. E sette minuti di esposizione al sole alle ore 13 sono sufficienti per indurre una rapida abbronzatura della pelle”, spiega il dermatologo . Con questo nuovo stile di vita “iper-connesso” nascono anche nuove problematiche e nuove preoccupazioni, senza contare che è previsto un aumento del 53 per cento di utenti smartphone per il 2020 e che in Cina, i consumatori sono preoccupati per il cosiddetto “3C Ageing” causato da Città (inquinamento atmosferico), Computer (luce blu) e Comunicazioni (radiazioni wireless).

INQUINAMENTO DIGITALE E “RUGHE DA SMARTPHONE”
Questa sovraesposizione alla luce blu, specialmente quando è altamente concentrata, non è senza rischi. Per quanto riguarda la pelle, studi recenti hanno certificato che esiste una connessione tra la luce blu e la comparsa di rughe e macchie scure. Tale esposizione, infatti, causa stress ossidativo alle strutture cellulari, come evidenziato da una maggiore prevalenza di radicali liberi e può danneggiare le funzioni protettive della pelle”, fanno sapere gli esperti di alcuni  brand , che hanno messo a punto una linea skin care specifica di prevenzione, Age Protect. La luce blu, infatti, può penetrare fino al nostro derma e colpire collagene ed elastina, con relativi danni come rughe, cedimenti cutanei e iperpigmentazione.  Ma perché se ne parla solo adesso? Abbiamo rivolto la domanda alla, specialista in dermatologia, la quale ha spiegato che se ne parla adesso perché negli ultimi anni è aumentata notevolmente l’esposizione a questo tipo di radiazioni: “Ogni persona ha almeno 4 device che utilizza per molte ore al giorno. E il problema diventa la frequenza, perché siamo bombardati – dice il dermatologo -. Una volta al pc si sedevano poche persone mentre oggi quasi tutti, senza contare gli smartphone. Il problema è emerso adesso per la diffusione di queste tecnologie e infatti nei paesi dove lavorano più coi led e li producono, soprattutto in Corea del Sud, la paura della luce blu è emersa prima soprattutto in relazione alla degenerazione della macula oculare”.

COME DIFENDERSI DALLA LUCE BLU

È possibile rimediare o siamo tutti condannati a subire gli effetti della luce blu? Proprio come per l’esposizione solare, è necessario imparare a “convivere” con la luce blu e, soprattutto, a proteggersi da essa attraverso l’introduzione di trattamenti mirati per la pelle nella routine di bellezza quotidiana. In assenza di una protezione adeguata ed efficace, i segni d’invecchiamento cutaneo potrebbero non solo intensificarsi ma presentarsi anche in modo prematuro. “Occorre proteggersi – dicono i dermatologi , perché si è capito che la luce blu oltre che agli occhi crea danni anche a livello cutaneo, penetrando in profondità nel derma, ancora più dei raggi UVA, quindi è più dannosa del sole. Per questo sono stati creati dei prodotti con filtri specifici per proteggere la pelle”.
Ma il danno già arrecato, è possibile “ripararlo”?

“Possiamo iniziare a proteggerci ma il danno già fatto lo possiamo "riparare" aumentando la quantità di antiossidanti introdotti, con la dieta e con gli integratori perché il nostro corpo è capacissimo di difendersi e auto-ripararsi. Non è che una volta esposti alla radiazione abbiamo un danno irreversibile, perché il corpo è in grado, coi sistemi antiossidanti endogeni, di riparare il danno. Ma dal momento in cui superiamo le capacità di questo sistema antiossidante, iniziano i problemi che dobbiamo aggiustare, ad esempio assumendo frutta e verdura e integratori a base di vitamine, D ed E innanzitutto”. C'è un limite ottimale riguardo al tempo di esposizione ai device, da non oltrepassare?“ Il problema è la dose cumulativa, perché anche ponendo un limite di tempo, se l’esposizione è continua il danno viene comunque provocato. Paradossalmente, una dose bassa cumulativa può essere più dannosa di una dose alta ma una tantum. Dunque, è difficile stabilire un tempo massimo di esposizione, perché ciascuno di noi ha caratteristiche fisiche diverse e poi perché ci sono una serie di co-fattori di rischio: se una persona limita il tempo di esposizione ai device ma poi lavora in un ambiente bombardato da luci led, come può essere ad esempio un supermercato, non si riesce a standardizzare un tempo limite. Inoltre, è talmente da poco tempo che ci si dedica a questi studi, che è ancora troppo presto per definire un tempo. L'importante è sapere che non si sfugge alla luce blu e che l'unico modo per ripararsi è proteggere occhi e pelle”.
Per una sana routine giornaliera posso indossare la crema per radiazione luce blu ma devo anche mettere una crema per filtri solari?
“Molte persone confondono i nuovi prodotti schermanti da luce blu con i solari, ma così non è.  e allora non è sufficiente utilizzare un solo prodotto, che comunque rientra nella categoria anti-age. Altrimenti sì, occorre mettere creme specifiche per ogni protezione”.  
Ci sono pelli più predisposte alle aggressioni, funziona come per la luce solare?
“È molto difficile dirlo perché non si hanno segni visibili dei danni prodotti dalla luce blu, a differenza della luce solare. Pelle chiara e scura di fronte alla luce blu non hanno reazioni immediate, nemmeno diventano rosse, quindi si tratta di un danno subdolo”.
Ritiene che questi filtri verranno inseriti in altre categorie di prodotto?
“Sì, è solo questione di tempo perché qualcuno lo sta già facendo, in ambito make up ma anche capelli. Ad esempio, Samsung ha una serie di prodotti, così come Lg Med. Le aziende si stanno attivando. Inoltre, i primi pc emanavano una grande quantità di filtri e poi le aziende produttrici hanno iniziato a produrre schermi con filtri. Nessuno può farne a meno e l'unica cosa da fare è inventarne di nuovi”.
A tal proposito, esistono già delle soluzioni per proteggere gli occhi dalla degenerazione maculare dovuta alla luce blu, come occhiali con filtri anti luce blu. Così come esistono alcuni smartphone e pc dotati di impostazioni che disabilitano la luce blu a favore della luce gialla (“modalità notte” o “notturna”).

LUCE BLU E CICLO CIRCADIANO

Recenti ricerche hanno inoltre dimostrato che l’uso eccessivo di questi dispositivi altera il ciclo circadiano, causando stanchezza, perché la luce blu "influenza il livello della melatonina, il nostro ormone del sonno e persino problemi alla vista, con affaticamento. La Ricerca , infatti, dimostra per la prima volta che l’esposizione notturna alla luce blu interferisce negativamente sulla sincronizzazione del ritmo circadiano naturale delle cellule cutanee sino ad accelerare la comparsa dei segni d’invecchiamento, poiché l’esposizione alla luce blu durante la notte può far percepire all’organismo che sia ancora giorno forzando il prolungamento del tempo di veglia e il lavoro svolto dalla pelle di giorno, influenzando il naturale processo di riparazione notturno. fonte :https://d.repubblica.it/beauty/2018/09/12/news/luce_blu_da_smartphone_pc_tablet_dannosa_per_la_pelle_trattamenti_e_creme-4105504/




 


 





venerdì 18 maggio 2018

Cellulite ,cause e rimedi ....


Cellulite ,cause e rimedi 

La cellulite è un’infiammazione del tessuto sottocutaneo che crea rigonfiamenti e la cosiddetta pelle a buccia d’arancia. Ma quali sono le cause? Esistono degli esercizi e rimedi naturali per risolvere il problema?Sembra che la cellulite (tecnicamente nota come pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica) sia un problema abbastanza generalizzato nella popolazione femminile: circa l’85% delle donne in Italia è alle prese con questo inestetismo che si presenta soprattutto a livello dei glutei e delle cosce.
Attenzione a non confondere cellulite con ritenzione idrica, che sono due cose diverse anche se possono comparire in contemporanea.
Varie possono essere le cause della cellulite. Fattori di tipo ambientale e cattive abitudini come alimentazione sregolata, vita sedentaria, fumo, periodi di forte stress o utilizzo della pillola anticoncezionale possono contribuire alla comparsa del problema. Spesso però tutto questo si associa ad una predisposizione genetica che può portare ad alterazioni ormonali e a problemi nella circolazione venosa, quella che riporta il sangue al cuore e il cui funzionamento rallentato crea le condizioni per la comparsa della cellulite.
Nella maggior parte dei casi la cellulite è dovuta ad un insieme di fattori tra cui anche l’abitudine di portare scarpe scomode o con tacchi alti o vestiti particolarmente stretti che impediscono il buon funzionamento non solo della circolazione sanguigna ma anche di quella linfatica con conseguente ristagno di liquidi ed infiammazione dei tessuti sottocutanei.

ESERCIZI PER LA CELLULITE

Calci, sollevamenti, incroci
Non c’è bisogno di andare in palestra o avere particolari strumenti per poter fare degli esercizi efficaci contro la cellulite. Basta avere tempo e voglia oltre che un piccolo spazio a casa propria dove darsi da fare. Potete seguire ad esempio lo schema di esercizi proposto qui.
cellulite infografica
Esercizi con la palla
Se invece avete a disposizione una palla di pilates potete eseguire i 4 esercizi proposti nel seguente video che vanno a combattere la cellulite su glutei, cosce e polpacci.Acqua fredda e calda
Questo non è un vero e proprio esercizio ma piuttosto una pratica utile a stimolare la circolazione con benefici anche nei confronti della cellulite. Quando vi trovate sotto la doccia per alcuni minuti alternate getti di acqua fredda seguiti da getti di acqua calda sulle zone interessate dal problema risalendo dal basso verso l’alto con movimenti circolari. 
Tanto si può fare contro la cellulite con la dieta. Si tratta infatti di un disturbo che è possibile contrastare e prevenire grazie ad una corretta alimentazione. È molto importante, ad esempio, mangiare molta frutta e verdura di stagione (cruda o cotta al vapore), legumi e cereali, limitando invece il più possibile il sale, alimenti e bevande ricchi di zuccheri, latte, cibi grassi o cibi cotti ad alte temperature.La betulla è un ottimo drenante e depurativo, ottimo anche in caso di cellulite. Si può assumere sotto forma di decotto o in estratto secco all’interno di capsule o compresse.La Centella Asiatica aiuta in caso di cellulite in quanto agisce migliorando la circolazione Fanghi e algheOttimi rimedi anticellulite sono anche i fanghi. Basta scioglierli con acqua, spalmarli sulle zone interessate dalla cellulite e lasciarli agire per il tempo indicato (di solito almeno mezzora) prima di risciacquare. Migliora a circolazione sanguigna a livello venoso. 
Massaggi con oli essenziali
Gli oli essenziali più indicati per cellulite e ritenzione idrica sono il limone, il ginepro, il cipresso, il rosmarino, il pompelmo e la salvia. Come utilizzarli? Si possono fare dei massaggi ma anche bagni utili a riattivare la circolazione.
fonte ; https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/20617-cellulite-cause-esercizi-rimedi-naturali
TRATTAMENTO STAR DUST PER CONTRASTARE LA CELLULITE

Occorre una LINEA COMPLETA  fatta di prodotti cosmetici ed integratori che aiutano a contrastare questo fenomeno cronico : sono quindi necessarie più interventi capaci di contrastare le spinte interne negative
I prodotti Star Dust sono sicuri e possono essere usati da tutti.
Seguire le istruzioni e si otterranno cosi risultati duraturi  ed in breve tempo.
 Nel trattamento cellulite si distinguono 4 fasi
- FASE PREPARATORIA ATTIVA - per dimezzare i tempi di trattamento
- FASE CENTRALE -fase in cui si attivano i meccanismi di correzione
- FASE DI SUPPORTO - lega fra di loro le altre fasi ed esercita una dolce azione equilibrante
- FASE DI MANTENIMENTO -  per impedire il ritorno dell'estetismo.





Trattamento cosmetico specifico per gli inestetismi provocati da cellulite ed adiposità localizzata.
Il Fango d'Alghe è una combinazione di preziosi elementi naturali che favoriscono il miglioramento del trofismo cellulare superficiale conferendo alla pelle tono, elasticità e levigatezza.
Per ottenere il miglior risultato avvolgere la parte trattata con un foglio plastico ben aderente. Dopo 30 - 40 minuti sciacquare accuratamente con acqua per eliminare ogni residuo.
  Aiutare l'organismo dall'interno con l'assunzione di integratori completa il trattamento .


Trattamento cellulite (100 ml)
Voto:
  • Quantità: 100 ml
  • Pelle: tutti i tipi di pelle anche quelle più secche
  • Azione: anticellulite, emolliente, tonificante
  • Zona d’applicazione: gambe, glutei e zone con accumuli adiposi. Da applicare ameno tre  giorni  a settimana preceduto da uno scrub  
  • Caratteristiche: coadiuva alla riduzione dei cuscinetti di grasso, agisce sui tessuti più profondi
  • Principi attivi: estratti vegetali di Rosmarino, Salvia, Canfora, Origano, Ginepro, Edera, Arnica, Iperico, Ippocastano, Fucus, vitamina A, E, F
  • Trattamento con oli essenziali ed estratto di vegetali ,coadiuva alla riduzione dei cuscinetti di grasso ,stimolando e tonificando la pelle .Agisce sui tessuti profondi  





ATTIVATORE DELLA CIRCOLAZIONE LINFATICA - DRENANTE - ANTICELLULITE
I Fitoestratti di Meliloto, Esperidina, Rutina, semi di Vitis Vinifera e Pilosella,possono favorire un'azione fisiologica sul trofismo del microcircolo,  evitando il riformarsi di stasi venosa con conseguente dilatazione delle pareti delle vene (GAMBE E CAVIGLIE GONFIE).

COMPONENTI: Melilotus Officinalis E.S., Esperidina, Rutina, Vitis Vinifera semi, Hieracium Pilosella E.S..

DOSE CONSIGLIATA: 2 capsule al giorno accompagnate con acqua.




DRENANTE - DIURETICO - ANTICELLULITE - DEPURATIVO

Betulla, Pilosella e Uva Ursina, possono favorire un effetto diuretico, drenante e depurativo.

COMPONENTI: Betula Alba foglie E.S., Hieracium Pilosella pianta intera E.S., Cellulosa microcristallina, Arctostaphylos Uva Ursi foglie E.S..

DOSE CONSIGLIATA: 1-3 capsule al giorno, distribuite alla mattina e nel primo pomeriggio.



ENZIMI - DIMAGRANTE - ANTICELLULITE

Gli estratti di gambi di Ananas se presi durante i pasti possono favorire la fisiologia della digestione. Se assunti lontano dai pasti possono favorire un'azione fisiologica sui liquidi.

COMPONENTI: Ananas Sativus gambi E.S., Fruttosio, Cellulosa Microcristallina.

DOSE CONSIGLIATA: 2 capsule 1-2 volte al giorno (totale 2-4 capsule) accompagnate con acqua.

























ANANAS in particolare il gambo dell’ananas ad essere utile a favorire il drenaggio dei liquidi corporei e combattere così ritenzione idrica e cellulite. Si può scegliere di acquistare degli integratori a base di gambo di ananas da associare ad esempio ad altre sostanze naturali come vitamina C, Ginko Biloba o altri prodotti naturali che aiutano la circolazione.












mercoledì 28 febbraio 2018

ACILIN - azione: circolazione, linfatica ,drenante,anticellulite


Azione: circolazione linfatica, drenante, anticellulite
Componenti: Melilotus Officinalis E.S., Esperidina, Rutina, Vitis Vinifera semi, Hieracium Pilosella E.S.




DESCRIZIONE


I Fitoestratti di Meliloto, Esperidina, Rutina, semi di Vitis Vinifera e Pilosella,possono favorire un’azione fisiologica sul trofismo del microcircolo, evitando il riformarsi di stasi venosa con conseguente dilatazione delle pareti delle vene (gambe e caviglie gonfie).

Avvertenze
Non assumere in gravidanza.



CONSIGLI DI UTILIZZO


Dose consigliata: 2 capsule al giorno accompagnate con acqua.





Melilotus officinalis

Meliloto In Erboristeria: Proprietà Del Meliloto


Il meliloto possiede un'attività farmacologica antinfiammatoria e antiedemigena, diuretica e flebotonica, leggermente sedativa.
Per queste ragioni, il meliloto viene usato nei casi di insufficienza venosa e linfatica, disturbi postflebitici, ritenzione idrica, somatizzazioni ansiose viscerali e insonnia.
Tuttavia, mancano riferimenti su studi condotti per valutarne l'efficacia di tipo sedativo, così come non esistono dati sull'impiego del meliloto nel ridurre le vampate di calore in menopausa.
Attività biologica


Come accennato, il meliloto è una pianta dotata d'interessanti proprietà farmacologiche, fra cui ricordiamo quelle antinfiammatorie, antiedemigene e antiessudative.
Inoltre, il meliloto è anche in grado di aumentare il reflusso venoso e di migliorare la cinetica linfatica.
Grazie a queste sue proprietà, questa pianta può costituire un valido aiuto in caso d'insufficienza venosa e linfatica, in caso di ritenzione idrica e in caso di edemi infiammatori e congestizi.
Tali attività ascritte al meliloto sono imputabili soprattutto alle cumarine contenute all'interno della stessa pianta.
Infine, da uno studio condotto su animali, è emerso che il meliloto è anche dotato di attività cicatrizzante, perciò è in grado di accelerare la guarigione delle ferite.
Meliloto contro l'insufficienza venosa e linfatica


Grazie alle proprietà antinfiammatorie e antiedemigene di cui è dotato e grazie alla capacità di aumentare il reflusso venoso e di migliorare la cinetica linfatica conferitegli dalle cumarine in esso contenute, l'utilizzo del meliloto ha ottenuto l'approvazione ufficiale per il trattamento dell'insufficienza linfatica, dell'insufficienza venosa cronica e dei disturbi a essa associati, come gonfiore, sensazione di gambe pesanti, dolore e crampi notturni alle gambe.
Allo stesso modo, sempre in virtù delle sopra citate proprietà, il meliloto risulta utile nella terapia di supporto di disturbi quali: emorroidi, sindrome post-trombotica, tromboflebiti e congestione linfatica.
Per il trattamento dei suddetti disturbi, generalmente, il meliloto viene assunto internamente.
Solitamente, si consiglia l'assunzione di una quantità di estratto secco corrispondente a circa 3-30 mg di cumarine al giorno.
Effetti collaterali


Se correttamente impiegato, il meliloto non dovrebbe provocare effetti indesiderati di alcun tipo.
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/meliloto.html






Esperidina

'esperidina è uno dei flavonoidi caratteristici degli agrumi, dove si concentra soprattutto nella buccia e nell'albedo (la parte interna biancastra della buccia).

Presente in minor misura anche nelle verdure a foglia verde, l'esperidina è costituita da una parte zuccherina, il disaccaride rutinosio, legata al flavone esperitina.




L'esperidina è balzata agli onori della cronaca per la sua spiccata attività antiossidante, capillarotropica e vasoprotettiva, che ne ha facilitato la diffusione in commercio come agente vasoprotettivo.



L'esperidina viene utilizzata come tale in ambito farmaceutico; la troviamo per esempio in DAFLON ®, indicato come terapia coadiuvante nel trattamento delle varici, delle complicanze flebitiche delle emorroidi e di quelle legate a stati di fragilità capillare.

In effetti, l'esperidina è ampiamente conosciuta per i suoi effetti capillarotropici: riduce la permeabilità e la fragilità delle pareti capillari, mentre ne aumenta la resistenza; condivide, in tal senso, l'azione di altre sostanze vegetali, come diosmina, escina, rutina, estratti di ippocastano, vite rossa, meliloto, centella asiatica e mirtilli.

All'esperidina, così come agli altri flavonoidi, vengono attribuite soprattutto attività antiossidanti.
Dalle diverse evidenze, infatti, l'espiridina sembrerebbe esercitare una spiccata attività antiossidante, agendo come scavanger diretto nei confronti dei radicali liberi dell'ossigeno e dell'azoto, e inducendo la sintesi di nuovi antiossidanti.
Secondo diversi autori, l'esperidina potrebbe ricoprire un ruolo di rilievo anche nella gestione degli stati infiammatori, allergici e dislipidemici.Il numero di studi relativi all'efficacia clinica dell'esperidina è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni.

Nonostante la maggior parte di questi studi sia di natura sperimentale, i risultati appaiono alquanto accattivanti e degni di approfondimento.
ESPERIDINA E DISMETABOLISMI


Aldilà della classica attività antiossidante, recenti lavori, sia di natura sperimentale che clinica, avrebbero dimostrato come il consumo regolare di esperidina risulti efficace, in sole 4 settimane, nel determinare un netto miglioramento della colesterolemia, con innalzamento delle concentrazioni di colesterolo HDL a scapito della frazione aterogena LDL.
Tale attività, assieme alla funzione vasoprotettiva, potrebbe risultare utile nella prevenzione della disfunzione endoteliale e contestualmente nella riduzione del rischio cardiovascolare
ESPERIDINA E FUNZIONE VASCOLARE


L'attività antiossidante da un lato e l'azione antinfiammatoria dall'altro farebbero dell'esperidina un ottimo alleato per la salute vascolare.
A sostenere i benefici vasoprotettivi dell'esperidina vi sarebbero anche numerose evidenze, sia di natura sperimentale che clinica, secondo le quali l'uso di questo antiossidante potrebbe migliorare sensibilmente la sintomatologia in corso di emorroidi o disfunzione vascolare.
ESPERIDINA E CANCRO


Seppur ancora in fase molto embrionale, alcune evidenze sotterebbero l'attività antitumorale dell'esperidina.
Più precisamente, l'esperidina sembrerebbe esercitare un'azione antimutagenica e immunomodulante, particolarmente preziosa in corso di carcinoma esofageo, tumore colon-rettale e melanoma.L'esperidina è presente in diversi integratori, sia come singolo supplemento che come miscela di antiossidanti.Effetti Collaterali

L'uso di esperidina è generalmente ben tollerato e privo di effetti collaterali clinicamente significativi.
Ad oggi, le reazioni avverse più frequentemente osservate sono quelle di natura gastro-enterica, con comparsa di nausea e crampi addominali.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usata l'espiridina?

L'uso di esperidina è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo.
Interazioni Farmacologiche
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto dell'esperidina?

Le caratteristiche farmacocinetiche dell'esperidina e degli altri flavonoidi non sono ancora del tutto note.
In particolare, secondo alcune evidenze l'uso di esperidina sembrerebbe migliorare l'assorbimento e l'attività della vitamina C




RUTA



Cos'è la Rutina


La rutina o rutoside è una sostanza naturale, un glicoside flavonoico presente in piante appartenenti a diverse famiglie, soprattutto a quella delle Rutacee (non a caso prende il nome dalla Ruta - Ruta graveolens).

Le fonti più sfruttate per il loro contenuto in rutina sono i germogli di Sophora japonica (15-20%), le foglie di Eucalyptus macrorhyncha (circa il 10%) e quelle di Fagopyrum esculentum (grano saraceno, 5-8%). Tra gli alimenti di uso comune ricchi in rutina ricordiamo gli asparagi, gli agrumi (soprattutto la loro scorza) e i frutti di bosco come more e mirtilli.
Proprietà


Rutina e rutoside sono talvolta chiamati impropriamente vitamina P, a sottolinearne la grande efficacia nel regolare la Permeabilità dei capillari sanguigni. Non a caso trovano impiego anche in specialità medicinali registrate per mantenere la fisiologica permeabilità e trofismo dei capillari; in particolari condizioni, come ad esempio le emorroidi, la capacità della rutina di agire come antiemorragico ed antiedemigeno può quindi avere un importante ruolo terapeutico. La rutina condivide in tal senso le medesime proprietà della quercetina, un flavonoide contenuto nella sua molecola (come aglicone) insieme ad una parte zuccherina (rutinosio).Oltre che nel trattamento antiemorroidario, la rutina viene utilizzata anche per fornire sollievo dai sintomi legati alla cattiva circolazione negli arti inferiori (edemi, pruriti, arrossamenti, varici).

Come antiossidante, la rutina è in grado di legarsi al ferro bivalente (Fe2+) prevenendo il suo legame con il perossido di idrogeno (H202); tale reazione genererebbe radicali liberi altamente reattivi. Per le sue proprietà antiossidanti, antiaggreganti piastriniche ed antitrombotiche (rende il sangue "più fluido"), la rutina viene inclusa in una grande varietà di integratori destinati a promuovere la salute cardiovascolare, ad esempio in presenza di colesterolo alto, obesità o ridotta tolleranza al glucosio.

La sua capacità di agire come inibitore dell'angiogenesi (sviluppo di nuovi vasi sanguigni a partire da altri già esistenti), rende la rutina un attuale oggetto di studio per le possibili proprietà antitumorali

.I flavonoidi come la rutina sono efficaci nel trattamento delle retinopatie e dei disturbi della visione perchè aumentano la resistenza dei capillariLa rutina è un polifenolo appartenente ai bioflavonoidi, presente in natura in numerose piante tra cui limone, capperi, grano saraceno, uva, menta piperita, cipolla, eucalipto e molte altre. E’ formata da un flavonolo (quercetina) e un disaccaride, come illustrato nella figura.


La rutina viene impiegata in terapia come vasoprotettore, in quanto sembrerebbe capace di rinforzare la parete dei capillari, entrando insieme alla vitamina C nel metabolismo del collagene, riducendo quindi i fenomeni emorragici spontanei e/o traumatici (petecchie, ecchimosi,sanguinamenti), come antivirale, come antinfiammatorio e come antiallergico. La rutina, infatti, come gli altri bioflavonoidi, si integrano all’interno del doppio strato fosfoplipidico lipidico delle membrane cellulari e ne proteggono la struttura (effetto citoprotettivo). A livello dei mastociti, stabilizzandone la membrana, ne previene la degranulazione e quindi il rilascio dei mediatori infiammatori, in particolare di istamina.
I flavonoidi abbondano in molte piante destinate all’uso alimentare, nella frutta (agrumi e mele in particolare), nei vegetali (spinaci, lattuga e cavoli), nei legumi ed in alcune bevande (es. the verde) e nel vino.Molti flavonoidi assorbono luce visibile; in natura questi composti conferiscono a fiori e frutti una colorazione giallo-arancione, rossa, violetta ed azzurra. La colorazione azzurro-violacea è propria degli antociani, pigmenti presenti in fiori e frutti comuni quali mirtillo, lampone, uva, malva ed ibisco. Gli antociani sono derivati dei flavonoidi nei quali il nucleo y-pironico è sostituito dallo ione pirossonio, carico positivamente.
successivamente isolata anche dalla Paprika (Capsicum annuum, fam. Solanaceae), risultò essere costituita da due flavonoidi, l'esperidina e l'eriodictiolo. Per i suoi effetti sulla permeabilità dei vasi sanguigni la citrina fu denominata anche vitamina P; in seguito, tuttavia, tale denominazione è stata abbandonata non essendo mai stati dimostrati evidenti sintomi da carenza.
Tra le altre azioni svolte dai flavonoidi in natura ricordiamo quella chelante di metalli, antiossidante, antienzimatica e di protezione dai raggi UV; questi composti sembrano, inoltre, coinvolti in numerose attività biologiche :
ATTIVITÀ DEI FLAVONOIDI
AUMENTO RESISTENZA CAPILLARE DIMINUZIONE PERMEABILITÀ VASALE
ATTIVITA’: ANTINFIAMMATORIA ANTIALLERGICA ANTIVIRALE ANTIATEROGENA ANTIARITMICA ANTITUMORALE ANTIEPATOTOSSICA IMMUNOSTIMOLANTE IPOLIPEMIZZANTE STIMOLANTE LE FUNZIONI COGNITIVE MODULAZIONE DELL’ATTIVITÀ ESTROGENICA
AZIONE BIOLOGICA DEI FLAVONOIDI
TRASPORTO DI ENERGIA REGOLAZIONE DELLA CRESCITA PROCESSI RESPIRATORI FOTOSINTESI REGOLAZIONE DELLE ATTIVITÀ ORMONALI DETERMINAZIONE DEL SESSO
Attività farmacologiche e terapeutiche
1)Azione vasoprotettiva
2)Azione nell Insufficienza venosa
3)Azione nelle retinopatie e nei disturbi della visione
4)Azione antinfiammatoria
5)Azione epatoprotettrice
5)Azione antiallergica
6)Azione antiaritmica
7)Azione antiaterogena ed Azione antivirale

Azione nelle retinopatie e nei disturbi della visione

L’efficacia dei flavonoidi nelle retinopatie e nei disturbi della visione è ascrivibile, in primo luogo, ad un aumento della resistenza delle pareti dei capillari e dei piccoli vasi, quindi ad un miglioramento della vascolarizzazione delle cellule coinvolte nei meccanismi della visione. Questo effetto costituisce il razionale del loro diffuso impiego nei casi di miopia grave, di retinopatia diabetica e di degenerazione della retina dovuta, ad esempio, ad ipertensione o ad arteriosclerosi. I risultati di un recente lavoro clinico hanno dimostrato l’efficacia del picnogenolo, [un estratto standardizzato della corteccia di Pino (Pinus maritima, fam. Pinaceae) ricco di procianidine], nelle retinopatie di origine diabetica, arterosclerotica.
I flavonoidi più usati nei disturbi dalla visione sono, però, gli antocianosidi del Mirtillo Nero e della Vitis Vinifera.
La preferenza per questi composti è motivata dal fatto che essi, oltre ad esibire una spiccata azione protettiva sul microcircolo, stimolano la trasformazione del trans-retinale in 11 cis-retinale, ovvero favoriscono la rigenerazione della porpora retinica (rodopsina). La conseguenza di questa peculiare attività è l’aumento dell’estensione del campo visivo ed il miglioramento della visione crepuscolare e notturna.





Vitis Vinifera
Proprietà della vite rossa


I principi attivi contenuti nelle foglie raccolte in autunno, quando assumono sfumature rosseggianti, da cui trae origine il termine "vite rossa", appartengono alla categoria dei polifenoli, in particolare dei bioflavonoidi (antocianidine e proantocianidine), e svolgono un'intensa attività antiossidante e antinfiammatoria. La loro azione più importante è quella tonica e vasoprotettrice, di cura del sistema circolatorio, dove influenzano positivamente la permeabilità vasale, impedendo edemi e gonfiori.

Anche i semi e la buccia degli acini contenendo un fitocomplesso ricco di flavonoidi, antocianine, acidi grassi polinsaturi e vitamina P, e svolgono un'azione utilissima nell'insufficienza veno-linfatica, nelle patologie cardiovascolari e per quei disturbi che implicano problemi circolatori agli occhi, in particolare a livello della rètina.

La vite rossa perciò è indicata in tutte le forme di vene varicose, flebiti, fragilità capillare, couperose, edemi, emorroidi, cellulite, ritenzione idrica, stasi ematica e pesantezza agli arti inferioriLa vite viene anche usata per preparare dei lavaggi agli occhi con linfa di vite che sono utili in caso di blefarite, orzaiolo, congiuntivite e cheratite.

Oltre alle note proprietà diuretiche, rinfrescanti, dietetiche e antinfiammatorie, le foglie e i viticci raccolti durante l'estate sono ritenuti un ottimo depurativo del sangue, particolarmente adatto ai sofferenti di gotta e artrosi, mentre i fiori e i frutti spesso sono utilizzati per aromatizzare le tisane.
Attività principali Vitis vinifera

vasoprotettrici;
astringenti;
antispasmodiche;
decongestionanti pelviche;
nutritive, emollienti, lubrificanti, veicolanti (semi);
antiinfiammatorie (gemme)
Impiego terapeutico Vitis vinifera

varici;
turbe della circolazione venosa in genere;
fragilità dei capillari;
rettocolite ulcerosa;
morbo di Crohn;
prostatismo;
emorroidi, processi infiammatori recidivanti/cronici;
neoformazioni benigne (gemme)

Le foglie della vite, che diventano rosse in autunno, presentano una concentrazione importante di antacianosidi.

Il termine Vite rossa sta appunto ad indicare questa peculiarità che la pianta presenta in modo più o meno marcato a seconda del cultivar (Alicante, Gamay...).

La foglia possiede quindi proprietà vitamino P-simili e si utilizza nelle manifestazioni funzionali e cliniche a carico del sistema venoso, in particolare insufficienza venosa degli arti inferiori, fragilità capillare, emorroidi e, come coadiuvante alle terapie farmacologiche, nella flebite.

Associata ad altre piante vasculotrope si utilizza nei disturbi della menopausa.











PILOSELLA La Pilosella, fonte naturale di vitexina, è utile per favorire il drenaggio dei liquidi corporei.




La pilosella (Hieracium pilosella) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Asteracee. Dalle proprietà diuretiche e antibiotiche, è utile in caso di infezioni urinarie e cistiti.

La pilosella è principalmente un potente diuretico, che raddoppia il volume dell’urina, e perciò in fitoterapia viene utilizzata nel trattamento degli inestetismi della cellulite, gonfiore alle caviglie, edemi degli arti inferiori, ritenzione idrica specie se conseguente a disordini alimentari o trattamenti farmacologici.

Grazie a quest’azione drenante si favorisce l’eliminazione delle tossine, utile in caso di ipertensione, azotemia alta, iperuricemia e reumatismi. Alla pilosella, infatti, viene riconosciuta anche la capacità di promuovere l'escrezione ed il deflusso della bile (possiede un'azione coleretica e colagoga), che contribuisce alla detossificazione epatica. 
La pianta è particolarmente utile in presenza di calcolosi urica e contribuisce a depurare il sangue dagli eccessi di un'alimentazione ricca in proteine animali.

L’azione antisettica delle vie urinarie è svolta dall’umbelliferone, un’idrossicumarina dotata di proprietà antibiotica nei confronti, di microbi e batteri che provocano cistiti, uretrite, infezioni del tratto urogenitale, anche della brucellosi (o febbre maltese). Inoltre favorendo la diuresi, facilita l'eliminazione degli agenti patogeni attraverso le urine. Le cumarine, i flavonoidi e i triterpeni promuovono i processi riparativi e protettivi a livello della mucosa vescicale e dei tessuti delle vie urinarie.

Infine per la presenza dei tannini è usata anche come antiemorragiche, per favorire la cicatrizzazione nelle emorragie sia interne che esterne, traumatiche o infettive.
















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